Firenze, 19 aprile 2024 – Aula Magna dell’Università di Firenze
Il 19 aprile 2024 si è tenuta, nell’Aula Magna dell’Università di Firenze, la cerimonia di inaugurazione ufficiale del naMec – Asian, Nomadic Cultures, Mobility and Environment Study Center – Mongolian Culture Center, primo centro interuniversitario italiano dedicato alla cultura della Mongolia, promosso dall’Università di Firenze (Dipartimento SAGAS) e dall’Università di Parma.
L’inaugurazione ha rappresentato un importante momento accademico e diplomatico, rafforzando il ponte tra Italia e Mongolia. Hanno preso parte all’evento la Rettrice Alessandra Petrucci, la Ministra della Cultura della Mongolia Nomin Chinbat, l’Ambasciatrice della Mongolia in Italia Tserendorj Narantungalag, e numerose autorità accademiche, tra cui Maria Cecilia Mancini (prorettrice Unipr), Giorgia Giovannetti (delegata ai rapporti internazionali Unifi), Paolo Liverani (direttore SAGAS) e Massimo Magnani (direttore DUSIC – Unipr).
Particolarmente significativi sono stati l’esibizione straordinaria del musicista di Morin Khuur, tradizionale strumento mongolo a due corde, che ha aperto l’evento con una performance di grande impatto emotivo, e la Lectio Magistralis del professor Dulam Bumochir – prima keynote lecture italiana del consigliere per la politica culturale e religiosa del presidente della Mongolia e presidente del Consiglio accademico dell’International Institute for the Study of Nomadic Civilizations (IISNC).
Il taglio del nastro è avvenuto presso la sede amministrativa del centro, ospitata nei locali del Dipartimento SAGAS, in Via Gino Capponi 9. Sono intervenute le docenti Nadia Breda (Università di Firenze) e Sabrina Tosi Cambini (Università di Parma), direttrici del centro.
“Il centro interuniversitario — spiega Nadia Breda — rappresenta il traguardo della lunga collaborazione, dal 2017 al 2024, dell’Ateneo fiorentino con la Mongolia. Intende promuovere le attività di divulgazione che Unifi ha portato avanti con questo Paese ancora poco conosciuto, nonostante con l’Italia mantenga importanti rapporti commerciali: circa la metà del cashmere prodotto in Mongolia viene lavorato qui”. “Il centro naMec — prosegue — intende facilitare i rapporti tra i diversi studiosi e far conoscere alla comunità scientifica internazionale e alla cittadinanza fiorentina i risultati delle ricerche condotte da Unifi. Grande attenzione sarà attribuita agli studenti di quell’area geografica, non solo provenienti dalla Mongolia ma anche da Stati vicini. I temi trattati — conclude Breda — saranno molteplici: dall’ecologia alla crisi climatica, dall’antropologia agli studi sociali, fino ad arte e musica”.
Il centro collaborerà stabilmente con il Ministero della Cultura della Mongolia, con l’obiettivo di promuovere scambi accademici, seminari e ricerche multidisciplinari. Tra i partner figurano l’International Institute for the Study of Nomadic Civilizations (IISNC) e la Mongolian State University of Arts and Culture.
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3 dicembre: all’Università di Parma è stata inaugurata la sede di Parma del primo Centro interuniversitario italiano sulla Mongolia.
Alle 12, nel Plesso di borgo Carissimi, ha aperto naMec: Asian, Nomadic Cultures, Mobility and Environment Study Center – Mongolian Culture Center
Parma, 3 dicembre 2024 – È stata inaugurata, martedì 3 dicembre, alle 12, nel Plesso di borgo Carissimi dell’Università di Parma, la sede di Parma del centro interuniversitario di ricerca Asian, Nomadic Cultures, Mobility and Environment Study Center – Mongolian Culture Center (naMec), costituto la scorsa primavera dall’Università di Firenze con l’Università di Parma.
Si tratta del primo centro interuniversitario italiano rivolto alle questioni riguardanti il Paese asiatico, frutto delle collaborazioni costruite e implementate con la Mongolian State University of Arts and Culture, l’International Institute for the Study of Nomadic Civilizations di Ulaanbaatar e il Ministero della Cultura della Mongolia. Il Centro ha sede amministrativa all’Università di Firenze ma ora appunto c’è una sede anche a Parma in borgo Carissimi.
Hanno partecipato all’inaugurazione la Prorettrice alle Relazioni internazionali e alla Mobilità dell’Università di Parma Maria Cecilia Mancini, l’Ambasciatrice della Mongolia a Roma Tserendorj Narantungalag, il Vicesindaco e Assessore alla Cultura del Comune di Parma Lorenzo Lavagetto, la Delegata del Rettore alla Cooperazione Internazionale Nadia Monacelli, il Direttore del Dipartimento di Discipline Umanistiche, Sociali e delle Imprese Culturali dell’Università di Parma Massimo Magnani, la Vicedirettrice Luana Salvarani, la Direttrice del Centro Nadia Breda, docente di Discipline demoetnoantropologiche all’Università di Firenze, la Vicedirettrice Sabrina Tosi Cambini, docente di Discipline demoetnoantropologiche all’Università di Parma, le docenti dell’Università di Parma Roberta Gandolfi e Martina Giuffré, promotrici del naMec con altre colleghe e colleghi, Matteo Volta della Società Italiana per la Museografia e i Beni Demoetnoantropologici e Tsetsegbaatar Chuluunbaatar, dottorando dell’Università di Parma.
Il centro è nato con un ampio respiro di tematiche, anche in ottica comparativa, come un primo risultato di lavoro in fieri e in espansione, e ha tra i suoi principali obiettivi quello di creare una rete dialogante fra ricercatori e ricercatrici.
Il centro naMec agisce in stretta collaborazione con il Ministero della Cultura della Mongolia. Si propone di attrarre non solo le studiose e gli studiosi che in Italia si occupano di Mongolia, ma anche coloro che affrontano tematiche relative a territori in area asiatica, nomadismo, mobilità e cambiamenti climatici, incoraggiando il confronto attraverso una prospettiva multidisciplinare. Inoltre naMec promuove la divulgazione delle culture della Mongolia in Italia e gli scambi tra i due Paesi, attraverso eventi, seminari e incontri pubblici.
Ultimo aggiornamento
05.08.2025